Cavaliere Castigliano

(Diego Pardo)

Diego Pardo

Nato nel 1238 dalla disgregazione dell'Impero almohade, l'emirato nasride di Granada fu l'ultima roccaforte islamica nella penisola iberica. Ben protetto da un baluardo montagnoso, il suo territorio comprendeva pianure fertili e abbastanza vaste; la produzione agricola e artigianale attirava i mercanti catalani e soprattutto genovesi. L'emirato di Granada conobbe un notevole sviluppo demografico, economico e culturale, dando vita a una delle pił splendide civiltą del mondo medievale. I sovrani castigliani, temendo anche che per la sua posizione potesse essere usato come testa di ponte per una nuova invasione proveniente dal Maghreb, non rinunciarono mai all'idea della reconquista, ma per le circostanze a lungo sfavorevoli si dovettero accontentare di imporre il vassallaggio agli emiri nasridi, facendo pagare loro dei tributi, e di organizzare spedizioni per conquistare delle piazzeforti che consolidassero la linea di difesa cristiana. Abile diplomatico, il fondatore della dinastia nasride Muhammad ibn Yłsuf ibn Nasr ibn al¬Ahmar si era rassegnato a riconoscersi tributario e vassallo del re di Castiglia e di Le6n Ferdinando III, consolandosi col far imprimere sugli stucchi del rossastro palazzo dell'Alhambra il motto della sua casata, secondo cui non c'era altro Vincitore che Dio. In quanto vassallo di Ferdinando, nel 1248 fu costretto a partecipare alla riconquista di Siviglia.

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Paricolare dello scudo

Diego Pardo

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