Cavaliere Mongolo dell'Orda d'Oro

Cavaliere Mongolo dell'orda d'oro

I Mongoli propriamente detti erano originari, come altre genti turco-mongole, della regione compresa tra il lago Bajkal e il corso superiore del fiume Amur. Tra la fine del XII e l'inizio del XIII secolo Temüjin, che apparteneva a uno dei clan dominanti, quello dei Borjigin, e che sarebbe passato alla storia con il nome di Gengis Khàn (in mongolo Cingiz Qan, 1155 ca.-1227), riuscì a dare alla sua tribù una ferrea disciplina e un'organizzazione militare: ciò gli permise, con varie spedizioni di razzia, di assicurarsi la superiorità sui vicini Tatari, Merkiti, Keraiti e Naimani, che vennero assorbiti e considerati 'Mongoli' a tutti gli effetti. Tra questi gruppi il più importante fino allora era stato quello dei Tatari: questo forse spiega perché le fonti cinesi e musulmane per designare la potenza mongola usassero il nome Tatar, che gli Europei mutarono in 'Tartari' probabilmente per assonanza con il mitologico Tartaro, luogo di eterna pena e sofferenza che ben si adattava a un popolo spietato e feroce.
Nella primavera del 1206 il quriltay, e cioè l'assemblea dei capi di 'tutti coloro che abitano sotto tende di pelliccia' proclamò Temüjin capo supremo di tutte le tribù nomadi della Mongolia (vincitrici e vinte), da allora fuse in una sola 'nazione' o ulus. L'ascesa al potere di Temüjin come capo (khàn) di tutti i capi fu suggellata dall'assunzione del titolo di Gengis che secondo la maggior parte degli studiosi deriverebbe dall'antico turco tengiz, 'oceano', a indicare che il suo dominio era universale. In quello stesso quriltay venne organizzata e prese forma la grande armata che si sarebbe rivelata uno straordinario strumento di conquista.

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Cavaliere Mongolo

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