Cavaliere Mongolo

Cavaliere Mongolo

La storia dei guerrieri mongoli ha inizio nell'anno 1204, quando la quriltay, o grande assemblea, nomiṇ capo supremo Timujin 'Gengis Khàn'. Fino ad allora, i Mongoli non erano che uno dei tanti popoli nomadi che si spostavano attraverso le inospitali steppe asiatiche e che, periodicamente, si dedicavano alla devastazione e al saccheggio ai danni dei popoli che incontravano. Con Gengis Khàn queste razzie sporadiche diventarono il fulcro di una vera e propria politica espansionista; il Gran Khàn intraprese una serie di campagne che culminarono con l'unificazione di tutte le tribù mongole sotto il suo potere. L'espansione mongola minaccị anche l'Impero cinese che, nel 1215, capitoḷ sotto la pressione dei guerrieri delle steppe quando, guidati da Gengis Khan, conquistarono la capitale Pechino. Da quel momento, il capo supremo dei Mongoli divenṭ il signore assoluto del millenario Impero cinese. La prima fase della folgorante espansione mongola sotto Gengis Khàn fu solo il principio di una spetta colare serie di conquiste che, in pochi anni, portarono i successori di Timùjin alla conquista dell'Impero persiano, della Siria, dei territori del Medio Oriente, del Sudest asiatico, della penisola di Corea e della Russia meridionale. Nel 1281, dopo la conquista della Corea, i Mongoli di Kubilay Khàn minacciarono persino di invadere il Giappone che fu risparmiato per miracolo, per l'infierire di un tifone che aveva disperso la flotta mongola.

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