Nel 1286 morì
Alessandro III di Scozia, lasciando come erede una nipote neonata, Margherita
di Norvegia, che morì appena 4 anni più tardi. L'ordine della successione al
trono rimase sconvolto e al tempo stesso si aprì una nuova fase nella storia
delle relazioni anglo-scozzesi, essenzialmente pacifiche da due secoli. Nella
inevitabile contesa per la successione, alla quale ambivano 13 nobili e in
particolare Robert the Bruce VI e John de Baliol, entrambi discendenti alla
lontana della casa reale di Scozia, fu invitato a fare da arbitro il re
d'Inghilterra Edoardo I. Il sovrano, nel pieno rispetto della legalità, scelse John
de Baliol, cercando però di ottenere il riconoscimento di una supposta
sovranità inglese, che si sarebbe fondata su un antico, e vago, accordo. Al rifiuto
del Baliol di cedere a questa umiliante richiesta di vassallaggio, che faceva
seguito alla decisa presa di posizione della Community of the Realm, il
Consiglio del Regno scozzese, Edoardo mirò a costituire un regno unificato
sotto la sua autorità, ma non aveva tenuto conto del sentimento nazionale
scozzese, e le sue ambizioni provocarono una guerra d'indipendenza nazionale.
Nel 1295 la Scozia concluse un trattato d'alleanza con la Francia, vecchia
nemica dell'Inghilterra, che segnò l'inizio della Auld Alliance. La reazione inglese fu molto dura, ma causò a sua
volta una violenta rivolta guidata da William Wallace, divenuta abbastanza di recente
molto nota al grande pubblico perché rappresentata da Mel Gibson nel film Braveheart - Cuore impavido, vincitore
di 5 premi Oscar nel 1995. |
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