Don Álvaro de Luna

Don Alvaro de Luna

Nel 1169 il re di Le6n Ferdinando II conquistò la fortezza musulmana di Càceres e ne affidò la difesa a una confraternita guidata da Pedro Fernàndez. Nel 1171 la Confraternita dei 'fratelli di Caceres' stabilì un accordo con l'arcivescovo di Compostela, in base al quale si impegnava a difendere i possedimenti dell'arcivescovado nella regione di Càceres; in cambio avrebbe potuto portare la bandiera dell'apostolo San Giacomo (in spagnolo Santiago) e avrebbe beneficiato della sua protezione. Da allora, i fratelli di Càceres assunsero il nome di cavalieri di San Giacomo della Spada, vale a dire di Santiago. L'arcivescovo, cui i cavalieri dovevano rendere omaggio, ne era il membro onorario, e il Maestro di Santiago era il canonico di Compostela. Nel 1173 papa Alessandro III pose sotto la sua protezione la cavalleria di Santiago e il 5 agosto 1175 ne approvò la regola, precisando che nell'ordine sarebbero stati integrati alcuni preti, i canonici del vicino convento di Santa Maria di Loyo. Il papa riconobbe anche quello che rimase il tratto caratteristico dell'ordine, cioè l'ammissione di coppie sposate che pronunciavano un voto di fedeltà coniugale.
La regola accettava anche i voti di nubili e di vedove, che vivevano in comunità nei conventi femminili dell'ordine; quanto alle spose, conducevano una normale vita familiare con il marito e i figli, che poteva essere interrotta solo in due occasioni: in caso di guerra, quando i mariti venivano richiamati, e in periodo di Quaresima, quando dovevano andare in ritiro in un convento dell'ordine. Durante il periodo di separazione, le spose si recavano in uno dei conventi femminili in cui vivevano le sorelle nubili o vedove.

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Don Alvaro de Luna

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Particolare dello scudo