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Nato nel 1342,
Filippo era il quarto figlio di Giovanni II il Buono, re di Francia, e di Bona
di Lussemburgo. Appena quindicenne prese parte a fianco del padre alla
disastrosa battaglia di Poitiers contro gli Inglesi (19 settembre 1356), in cui
il re francese venne fatto prigioniero da Edoardo principe di Galles, il famoso
Principe Nero. In tale occasione diede prova di un coraggio e di un'audacia non
comuni in un ragazzo di quell'età, meritandosi il soprannome di Ardito. Ferito,
seguì suo padre nella prigionia di Londra e, al ritorno in Francia, ottenne in
appannaggio la Turenna, che venne eretta a ducato (1360) e la Borgogna (1364),
che era ducato già da tempo.
In piena Guerra dei cent'anni, la posizione strategica del ducato di Borgogna
ne faceva un territorio di grande importanza per gli interessi della Francia, e
non a caso Giovanni II, rilasciato dagli Inglesi dopo la conclusione del
trattato di Brétigny, l'aveva avocato alla Corona francese quando, con la morte
di Filippo di Rouvres (1361), si era estinta la dinastia ducale capetingia, e l'aveva
poi dato in feudo, appunto, al figlio minore Filippo, verso cui nutriva un
profondo affetto. Nel 1369 lo stesso Filippo, che era quindi divenuto
capostipite della dinastia Valois dei duchi di Borgogna, fu convinto dal
fratello maggiore Carlo V, succeduto nel frattempo al padre sul trono di
Francia, a sposare Margherita di Male, figlia del duca di Fiandra; sempre per
motivi politici, la sua mano era ambita anche da Edoardo principe di Galles
che, tuttavia, ottenne in questo caso una sconfitta diplomatica. Fu così che
nel 1384, quando morì il suocero Luigi di Male, Filippo unì alla Borgogna la
Fiandra stessa, l'Artois, la Franca Contea, Nevers, Rethel e alcuni
possedimenti nella Champagne, diventando uno dei maggiori signori d'Europa.
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